Lo zaino
Lo zaino è la “casa” dell’escursionista.
Tutto il nostro mondo, tutto ciò che ci serve o che ci potrebbe servire sta nello zaino. La scelta dello zaino è fondamentale e deve essere proporzionato al tipo di attività che andiamo a fare. Mi spiego. Uno zaino da 80 lt di capienza è decisamente sovradimensionato ad una escursione giornaliera e lo zaino scolastico che il figlio usava alle elementari non ci servirà molto in un trekking di più giorni sulla GTA (Gran Tour delle Alpi).
Quindi ne deduciamo che lo zaino deve essere adeguato alle nostre prestazioni atletiche, al nostro fisico e al nostro allenamento.
Diciamo che lo zaino non dovrebbe superare il 15 – 20% del nostro peso. Un individuo ben allenato di 70-80 kg di peso porterà, in modo continuativo, un ventina di chili sulle spalle; senza allenamento dovrà accontentarsi di una decina o poco di più. Ovviamente il peso non è l’unica variante da tenere presente. Conta anche il come lo si porta che (tradotto nel linguaggio degli zaini) vuol dire prestare molta attenzione a spallacci, basto, schienale e telaio.
Parliamo di Spallacci. Questi ultimi sono i responsabili di come il peso si scarica sulle nostre spalle e sulle nostro bacino. Forse non tutti sanno che ci sono gli zaini da uomo e da donna. Beh non è difficile accorgersi che, sul davanti, le donne sono fatte diverse dagli uomini e che spallacci confortevoli sul torso di un uomo possono comprimere (e risultare decisamente scomode) zone particolari delle signore escursioniste. Per questo esistono specifici spallacci sagomati per evitare di comprimere la parte alta del torso e risultare molto più comodi da portare dalle nostre compagne di escursione.
Il basto e lo schienale sono le due parti che si interpongono tra la nostra schiena e il contenitore alle nostre spalle. Regole vere e proprie non esistono. Ogni marca ha conformazioni particolari tutte mirate ad aumentare il comfort e la distribuzione del carico sulla nostra schiena. Molti adottano cinghie e tiranti che ci permettono di “compattare” lo zaino facendolo diventare un corpo unico con la schiena. Più lo zaino è solidale con la schiena e meno fatica si farà. A questo punto non possiamo esimerci da due parole sullo schienale. Diciamo che ogni escursionista ha le sue preferenze. Io, per esempio, amo gli schienali con la rete. Stanno piuttosto distanti dalla schiena e permettono una grande circolazione di aria tra me e il peso. Circolazione d’aria vuol dire meno sudore sulla schiena ma vuol dire anche il peso leggermente più spostato in fuori rispetto agli zaini con schienali con una specie di cuscino sagomato e realizzato in materiale ipertraspirante che sta molto più vicino alla schiena e che si “sente” molto più solidale. Ognuno dice la sua su questo argomento e poi ognuno si tiene il suo zaino convinto di avere fatto la scelta migliore. In realtà è una cosa molto personale e non c’è un torto o una ragione. La soluzione ideale è quella che ti fa sentire lo zaino più facile e “leggero”.
Il telaio è in genere proporzionato alla capienza dello zaino. Più lo zaino è capiente e più il telaio dovrà essere in grado di supportare il carico. Il telaio è anche un limite per il portatore e deve essere proporzionato alla schiena che ospita lo zaino. Va da sé che un atleta di 100 kg ha una schiena diversa da una signorina di 50 e quindi anche i loro zaini dovranno avere dimensioni diverse; è per questo che esistono diverse misure di zaini, perché ognuno abbia il suo ideale.
Infine due parole sul volume. Il volume dello zaino si misura in litri. Uno zaino fino a 20-25 lt di capienza è uno zaino per piccole escursioni estive facili e rilassanti. In uno zaino come questo ci mettiamo il cibo, le bevande, giacca anti pioggia, il plaid per stenderci su di un prato e poco altro (la crema solare per esempio).
A partire dai 30 lt fino ai 50 abbiamo zaini per escursioni più impegnative che ci permettono di ospitare anche sacchi a pelo, sacco lenzuolo, magliette e calze di ricambio e perfino la giacca a vento.
Oltre i 50 lt (fino a 80, 100 lt) abbiamo zaini per trekking plurigiornalieri che ci permetteranno anche la tenda.
Questi, in soldoni e piuttosto superficialmente, le volumetrie a disposizione che si differenziano anche per il peso a vuoto. Poco più di un chilogrammo per i più piccoli, un chilo e mezzo per quelli medi e un paio di chili per quelli grandi.
L’escursionista medio delle nostre montagne ha di solito uno zaino che va dai 30 ai 40 lt di capacità e di solito non ha più di una decina di kg di peso. In questa categoria c’è una vastissima scelta di zaini e quasi tutti validissimi.
Infine una raffica di consigli volanti:
- Evitate gli zaini scolastici dei figli. Non sono fatti per camminare in montagna, sono larghi, bassi, scaricano tutto il peso sul bacino e gli spallacci vi segheranno le spalle; l’ideale per rovinarvi una giornata estiva.
- Gli zaini di una volta (quelli con il telaio di alluminio) lasciateli in soffitta, vi prego. Sono pesanti anche se sono vuoti e spesso hanno tasche laterali enormi che se non riempite in modo equilibrato saranno un problema.
- Lasciate perdere quegli zainetti in offerta da decathlon a 5 €. Non sono fatti per la montagna e hanno spallacci ridicoli che si faranno ricordare dai muscoli delle spalle nei giorni seguenti all’escursione.
- State attenti alle tasche laterali. Sono molto comode ma vanno riempite in modo equilibrato. Cercate di avere lo stesso peso sia da una parte che dall’altra e, soprattutto, non esagerate a riempirle. Sono fatte per la borraccia, il portafoglio e il cappello. Cercate di mettere tutto “dentro” lo zaino così che il peso sia più facile da gestire. Controllare anche che siano conformate in modo da scomparire nello zaino se non utilizzare così che non creino ingombri laterali.
- Cinghie e lacci esterni possono essere utili per tenerci i bastoncini o appenderci una maglietta ma vanno usate con attenzione. Ogni materiale esterno può diventare un oggetto che si impiglia da qualche parte e vi mette in difficoltà.
- Cercate uno zaino che abbia la possibilità di accesso anche dall’esterno. Un riempimento frettoloso mette le cose che servono in fondo. Avere un accesso rapido dall’esterno (senza aprire la testa dello zaino) può essere comodo. Quindi una cerniera che corre sull’esterno dello zaino e che può essere aperta sia dal sopra che dal fondo dello zaino potrà tornare utile.
- INFINE, ultimo ma non ultimo, il coprizaino. In caso di pioggia o neve vi salverà il contenuto. Gli zaini sono impermeabili ma se piove forte, o se si rimane sotto l’acqua a lungo ci potrebbero essere delle infiltrazioni (un cerniera chiusa male, la testa non perfettamente agganciata) quindi un guscio coprizaino è fondamentale. Alcuni zaini lo hanno incorporato (racchiuso in una apposita tasca della testa o sul fondo dello zaino) in caso contrario lo si può comperare per una cifra ragionevole. Saranno soldi ben spesi, ve lo assicuro.
Buon cammino a tutti.