Trekking in estate

Le giornate che si allungano, il profumo dell’erba fresca, dei fiori, il sole, rimettersi in forma e allenarsi…

Tutte le scuse sono buone per uscire di casa e camminare un po’ di più. Alcune volte però è difficile decidersi, non si sa dove andare o magari con chi andare. Sappiatelo l’importante è iniziare!

Perché fare trekking?

Lungo un sentiero in Valsesia

Perché fare trekking fa bene al fisico e allo spirito.
Una risposta magari già sentita ma non per questo banale. I trekking di uno o più giorni organizzati da noi sono l’occasione per stare all’aria aperta, scoprendo luoghi nuovi, imparando curiosità botaniche o culturali, il tutto divertendosi.

Non siamo medici, ma è facile capire che stare all’aria aperta migliora l’ossigenazione del sangue, quindi dei muscoli e del cervello. Questo comporta una migliore predisposizione al cammino stesso.

Camminare è un movimento semplice e naturale.
La fatica, abbiamo scoperto accompagnando in questi anni, è soprattutto uno stato mentale. Spesso ci chiedono quanto faticoso sarà, il dislivello o le ore di cammino. A parte alcune persone con problematiche fisiche importanti, tutti i nostri ospiti sono tornati dalle passeggiate, anche quelle più impegnative, meno affaticati di quello che pensavano inizialmente. Il classico mal di gambe il giorno dopo, ma una grande soddisfazione per aver fatto quello che si erano prefissati o qualcosa di più.
Inutile dire che più si cammina, più ci si allena, ma ci si allena anche a fare fatica. Inoltre passeggiando in compagnia, con curiosità verso l’ambiente e con un obiettivo di divertimento il cammino è più leggero e non ci si accorge neanche di quanto si è camminato.

Fare escursionismo fa aumentare l’autostima!

Durante le escursioni in molti hanno la possibilità attraverso smartphone, vari tipi di braccialetti o altro… di sapere numero di passi, chilometri, dislivelli e calorie bruciate. Troviamo molto divertente condividere tutte queste informazioni, spesso non ci si rende conto di aver fatto così tanto. Primo tra tutti il numero di piani fatti alla fine della salita. Nessuno di noi si sognerebbe di fare 170-200 piani con le scale, però praticamente tutti possono riuscire a fare 600m di dislivello! Cambia la prospettiva, la motivazione. Ad esempio raggiungere un rifugio, immersi in un paesaggio mozzafiato, in allegria!

Dove fare trekking in estate?

Scorcio Valsesia

Praticamente ovunque!

Ancora più bello in gruppo, in compagnia.
L’importante è conoscere il sentiero, sapere il tipo di difficoltà dello stesso (che non vuol solo dire dislivello da fare!). Meglio se accompagnati da guide escursionistiche ambientali, esperte e preparate.

Le guide come noi organizzano a tavolino l’escursione proposta, la provano, la valutano sulle proprie gambe, per capire a chi offrirla: escursionisti alle prime armi, esperti, famiglie con bambini grandi o piccoli.
Le escursioni si possono fare dalla pianura all’alta montagna, dal livello del mare fino alle quote più elevate. Non ci sono limiti alla fantasia e alla voglia di conoscere, in maniera lenta e consapevole.
Naturalmente non bisogna improvvisare: bisogna seguire i tracciati ed affidarsi a guide professioniste.
In linea di massima quando organizziamo gite di un giorno in montagna preferiamo prevedere di avere un punto di appoggio, come un rifugio, una baita o un pastore.
In partenza o all’arrivo fa piacere a tutti un caffè o una birra e un bagno!

Con chi andare a fare un’escursione?

Gruppo verso alpe Sorbella, Valsesia

Amici nuovi o di vecchia data o conosciuti sul momento. Famiglie piccole o allargate. Colleghi, compagni di squadra.
Tutti sono i benvenuti e tutti si ritrovano accolti con calore e simpatia.
All’aria aperta condividendo salita e sudore le differenze si limano, i sorrisi aumentano!
Camminare in compagnia, all’aria aperta, condividendo buon cibo, fa migliorare molto la socialità.

Camminare con Sentieri Natura facilità i rapporti interpersonali, la possibilità di fare nuove amicizie, conoscenze, creando una rete di condivisione di esperienze maturate.
L’affidabilità delle guide preparate fa sì che ci si possa rilassare godendosi la giornata, senza preoccuparsi di nulla.
Trekking in famiglia, godendo della compagnia l’uno dell’altro, dedicarsi una o più giornate assieme è un regalo per tutti. Una nuova esperienza da fare assieme, godendosi ogni minuto.
Anche i genitori single con i figli possono regalarsi questa opportunità di stare assieme ai propri figli in libertà e relax.

E infine

lo zaino, visione frontale a pieno carico

visione frontale a pieno carico

Quale attrezzatura? Cosa mettere nello zaino? Come scegliere, riempire lo zaino?
Dipende da dove si va!

Partendo dall’abbigliamento:
Scarponcini alti sono sempre i migliori secondo noi. Perché tengono il piede e la caviglia lontani da botte, inciampi, contusioni, distorsioni, sporcizia varia e insetti. Li usiamo anche in pianura e sulla spiaggia, sempre per gli stessi motivi. Devono essere in ottime condizione sia la suola, sia le stringhe ma anche l’impermeabilità. Controllarli prima di partire può “salvare” la giornata.

Anche le calze devono essere con imbottiture adatte all’escursionismo, il piede caldo, asciutto e senza vesciche vi ringrazierà.
Salendo: pantaloni morbidi, comodi. Lunghi o corti dipende dall’abitudine e da dove si andrà a camminare.

Utilissime le ghette in ogni stagione, quando piove o l’erba è bagnata evitano di bagnare le calze. In inverno tengono il pantalone asciutto e un po’ più caldo. In caso di fango il pantalone rimane pulito (utilissime nei trekking di più giorni!).

Vestiario a strati e cambi dipendono dalla stagione, dall’abitudine ma anche dal buon senso. Inutile vestirsi troppo, si cammina ci si scalda sempre. Meglio essere più leggeri camminando e vestirsi durante le pause.

scarponcini

Cappello, cuffia, fasce da collo, guanti e occhiali da sole non abbandonano mai lo zaino se non per essere lavati! E’ bellissimo camminare in ogni stagione e con ogni condizione meteo (a parte i temporali…) e può succedere che il tempo cambi velocemente anche in pianura.

Le bacchette da trekking sono d’obbligo, aiutano a mantenere l’equilibrio, alleggeriscono il lavoro delle gambe e delle giunture. Inoltre mantengono allenate anche le braccia e ci aiutano a mantenere una postura più corretta durante il cammino e le mani non abbandonate lungo i fianchi a gonfiarsi…

Lo zaino merita un capitolo a parte, qui. Comunque zaini da trekking ne esistono moltissimi tipi, dimensioni e marche. Bisogna trovare quello adatto al proprio fisico alla propria preparazione: inutile uno zaino troppo grande, con il rischio di riempirlo troppo, se non si è sufficientemente allenati. Lo stesso vale per uno troppo piccolo in cui tutto è legato fuori…
Importate è provarlo da pieno per aggiustare spallacci e fibbia intorno al bacino. Inoltre bisogna controllare la bilanciatura dei pesi, ben centrati.
Questi sono consigli generici che vanno poi declinati in base alla stagione, alla lunghezza del trekking e all’ambiente in cui si andrà a camminare.

L’escursionismo è davvero adatto a tutti? Certo!
È ottimo per bambini, per famiglie, per disabili, per single, per giovani, per scuole, per principianti, per gruppi precostituiti, per amici…

Per stare insieme.

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