Consigli per gli scarponi

Scarponi e ciaspole

Scarponi e ciaspole

La scelta degli scarponi è, spesso, un dramma dalle tinte fosche che può tramutarsi in tragedia. Diciamo subito che gli scarponi sono la cosa più importante per un escursionista. Un paio di scarponi che calzano bene saranno una garanzia di benessere e divertimento! In caso contrario avremo come compagni di viaggio vesciche e bruciori e anche, nel peggiore dei casi, distorsioni. Camminare con male ai piedi è la cosa peggiore che possa capitare ad un escursionista.

Quindi cominciano con una mitragliata di consigli su come scegliere i vostri compagni di cammino. Dimentichiamoci subito l’estetica. La bellezza non è sinonimo di comodità quindi mettiamola subito all’ultimo posto delle nostre priorità.

Di certo bisogna fare una cosa: andare in un negozio e provare le scarpe. Su internet li compriamo quando sappiamo esattamente cosa comprare e siamo sicuri che quel modello di quella marca hanno la conformazione giusta per il nostro piede. In caso contrario lasciamo perdere l’e-commerce e andiamo in un negozio (specializzato è meglio).

La scarpa ideale è quella che tiene salda la caviglia, non comprime il piede, tiene il tallone ben saldo, alle dita è permesso un minimo di mobilità e soprattutto non devono toccare la punta dello scarpone. Il piede non deve muoversi lateralmente o dall’alto in basso. Insomma bisogna sentirsi “bene” dentro gli scarponi.

Andiamo a comprare le scarpe al pomeriggio o alla sera. Useremo le scarpe per camminare e, di conseguenza, i nostri piedi si gonfieranno per la fatica. Sul finire della giornata avremo i piedi già “stanchi” e quindi proveremo gli scarponi in condizioni che si avvicinano all’utilizzo per il quale li compriamo: camminare a lungo su terreno impervio.

ad ognuno il suo scarpone

ad ognuno il suo scarpone

Provatene tanti. Non fermatevi al primo modello che vi sembra vada bene. Provate marche diverse e modelli diversi della stessa marca. Molte marche specializzate hanno i mezzi numeri e anche i tre quarti (io per esempio indosso una taglia 7 ¾ ); il “nostro” scarpone lo troveremo solo provando, provando e riprovando. Una piccola prova empirica potrebbe aiutarvi a trovare il numero giusto. Calzate lo scarpone completamente slegato, portate il piede in avanti fino a toccare la punta con il pollice e infilate il vostro indice tra la scarpa e il calcagno. L’indice deve starci dentro giusto, non troppo stretto e neanche troppo largo. Una volta allacciato correttamente la scarpone dovrebbe andare bene.

Un altro consiglio: portatevi i vostri calzettoni. Eviterete di usare quelli del negozio e provate le scarpe con le calze che mettete di solito.

Una volta indossati gli scarponi camminateci dentro. Andate avanti e indietro nel negozio, cercate delle scale per sentire come vanno sia in salita e, soprattutto, in discesa. Ci sono negozi che offrono terreni di test (sassi, ghiaia, piccole salite scalinate). Non stancatevi di provare gli scarponi, una scelta superficiale potrebbe costare cara alle vostre estremità e farvi comprare scarpe che non indosserete più.

Permettetemi un inciso. Non sottovalutate questa storia della discesa; è in discesa che vengono le vesciche, che si anneriscono (e saltano) le unghie, che si prendono le storte. La discesa la si fa quando si è già stanchi, magari le scarpe sono allentate, si presta meno attenzione a dove si mettono i piedi, si pensa che il difficile sia passato e ci si distrae. Legare bene le scarpe prima di iniziare una discesa e tenere acceso il cervello fino alla fine dell’escursione sono precauzioni fondamentali.

Ma torniamo ai nostri scarponi. Le cose che ci devono colpire in una pedula sono: comodità, impermeabilità e il peso. Su comodità e peso vale la prova pratica. Sono due aspetti che non sono quantificabili: ci sono persone che preferiscono scarponi leggeri e agili e altri che rimpiangono continuamente i koflach a struttura rigida. La scarpa che “sentite” meglio è quella giusta, secondo me una via di mezzo ci darà una scarpa che possa andare bene sia d’estate che d’inverno e che ci consenta anche ramponcini e ciaspole.

ciaspole

ciaspole

Riguardo all’impermeabilità ci rimettiamo a quella invenzione/rivoluzione straordinaria che è il Gore Tex. Questa membrana consente alla scarpa di traspirare (quindi permette all’umidità all’interno della scarpa di uscire all’esterno) e la protegge dall’acqua (che non può entrare). L’ideale per i nostri piedi, il sudore non ristagna nella scarpa, non “cuoce” il piede e ci consente di guadare un ruscello senza bagnare i piedi (a condizione di non farci entrare l’acqua da sopra).

Infine la suola. Guardatela, toccatela, provate a torcere la scarpa per saggiarne la rigidità. Anche in questo caso ci sono mescole più o meno rigide. Ricordiamoci che cammineremo su tratti accidentati e che avremo bisogno di buona presa sui sentieri ma anche su rocce o pendii ripidi e non solo in posizione frontale ma anche in laterale; infine dovranno assorbire urti e sollecitazioni e “tenere” anche su terreni umidi e scivolosi. La scritta gialla “Vibram” sulla suola di solito è garanzia di una buona mescola che rispetta tutte queste richieste.

Ripeto: l’ultimo consiglio è che gli scarponi vi devono far sentire “bene”. Non abbiate fretta nel comprare, non abbiate timore di annoiare chi vi sta aiutando. Spesso il dipendente del negozio è una persona che pratica il vostro sport e che vi può consigliare per esperienza e non solo perché è pagato per vendere. Cercate il “benessere” dei vostri piedi e vi risparmierete ore di sofferenza e soldi buttati.

Buon cammino a tutti.